
Denis Curti
Denis Curti
Denis Curti è direttore e fondatore di STILL, galleria fotografica con sede a Milano, è stato direttore artistico della Casa dei Tre Oci di Venezia fin dalla sua apertura, e prosegue ora la sua direzione con il nuovo progetto de Le Stanze della Fotografia.
E’ direttore della testata on line Black Camera www.blackcamera.it, del Festival di Fotografia di Capri, del Festival di fotografia a Montefano: Premio Ghergo. Denis Curti è course leader del Master in Photography in Raffles School, consulente della Fondazione di Venezia per la gestione del patrimonio fotografico.
Tra gli ’90 e 2000 è stato direttore artistico della Biennale Internazionale di Fotografia di Torino. Dal 1995 al 2002 direttore della Fondazione Italiana per la Fotografia. Negli anni 2002-2003 ha curato le prime aste fotografiche di Sotheby’s a Milano. Dal 2005 al 2014 Curti è il direttore di Contrasto – Milano e vicepresidente della Fondazione Forma a Milano, è inoltre direttore artistico di progetti corporate per: Altagamma, Ambrosi, Polli, F2i, Ernst & Young, A2A, American Express, DHL, Tiffany, Alcantara.
Ha curato diverse mostre, tra cui le personali di Elliott Erwitt, Gianni Berengo Gardin, Franco Fontana, Maurizio Galimberti, Fulvio Roiter, Andrè Kertesz, Robert Capa, Werner Bishof, Sebastiao Salgado, Helmut Newton, Henri Cartier Bresson, Giovanni Gastel, David Lachapelle, Jacques Henri Lartigue, la mostra dedicata a Magnum America – “A due Minuti dal mondo” (con magnum Photos) e le mostre itineranti Capri Trend.
Per oltre 15 anni Denis Curti ha lavorato come giornalista e critico fotografico per le pagine di Vivimilano e Corriere della Sera. Esperto del mercato del collezionismo legato alla fotografia, Denis Curti è autore di diversi libri sulla fotografia, come “Collezionare fotografia”, 2010 (con nuova edizione del 2013) per le edizioni Contrasto e “Capire la fotografia contemporanea. Guida pratica all’arte del futuro”, Marsilio Editori, 2020, “Il mosaico del Mondo. La vita messa a fuoco. La biografia di Maurizio Galimberti” Marsilio Editori, 2022.

Matthias Harder alla Helmut Newton Foundation, Berlino 2020. Foto di David von Becker
Matthias Harder
Matthias Harder è curatore della Helmut Newton Foundation di Berlino dal 2004 e direttore della stessa dal 2019. Nel corso della sua esperienza lavorativa alla Fondazione ha contribuito alla realizzazione delle seguenti mostre Us and Them; Sex and Landscapes; Helmut Newton’s Private Property; A Gun for Hire; Yellow Press; Playboy Projections; Men, War and Peace; WANTED; Fired; Sumo; Polaroids; White Women / Sleepless Nights / Big Nudes; World without Men / Archives de Nuit; Paris Berlin; Unseen; Pages from the Glossies, Permanent Loan Collection, Nudes, and Legacy. Così come altre mostre personali e di gruppo con opere di Alice Springs, Jean Pigozzi, Ron Galella, Ralph Gibson, Larry Clark, Greg Gorman, Frank Horvat, Guy Bourdin, Saul Leiter, David Lynch, Inez & Vinoodh; Vanessa Beecroft, Cindy Sherman, Barbara Probst, Mario Testino, Sheila Metzner, Evelyn Hofer, Joel Meyerowitz, Philip-Lorca diCorcia, Larry Sultan, George Hoyningen-Huene, Anton Corbijn, Steve Piroscha, Inge Morath, Eve Arnold.
Dal 2002 insegna fotografia, storia della fotografia e curatela alla Free University di Berlino, dal 2015 all'UdK Berlin e dal 2019 al Raffles Milan. Prima della sua attuale posizione presso la Helmut Newton Foundation, è stato per due anni direttore della Kunstverein (organizzazione artistica senza scopo di lucro) a Glueckstadt, vicino ad Amburgo, e per tre anni curatore al Photomuseum di Monaco, dove ha curato le retrospettive dei fotografi tedeschi Herbert List e Stefan Moses.
Come curatore freelance, dal 1995 ha organizzato numerose mostre di arte contemporanea e fotografia in tutto il mondo, collaborando con musei e altre istituzioni a New York, Montreal, Rotterdam, Monaco di Baviera, Tokyo, Hong Kong, Tel Aviv, Kiev, Trieste, Omaha, Parigi, Helsinki, Stoccolma, Budapest, Venezia, Genova, Napoli e Roma. Ha anche lavorato come consulente e membro della giuria per numerosi concorsi.
Pubblica regolarmente su riviste internazionali come Art in America, Eikon, Aperture, Foam e Photonews. Ha scritto numerosi articoli per libri e cataloghi di mostre e ha curato o co-curato monografie di Herbert List, Stefan Moses, Nelly, Max Scheler, Willy Ronis, Dirk Reinartz, Luzia Simons, Moritz Partenheimer, Vera Mercer, Stephan Erfurt, Oskar Schmidt e Viktoria Binschtok collaborando con editori come Distanz, Taschen, Hatje Cantz, Nicolai, Schirmer/Mosel, Prestel, Dumont, Kehrer, DCV, Kerber, Reimer, Hirmer, Hartmann, Sternberg, Sieveking, teNeues, Assouline, Monacelli e Seuil.